Chiesa di San Carlo

La chiesa, iniziata nel 1664, per volontà della Congregazione di San Carlo, su progetto dell'architetto ducale Bartolomeo Avanzini, venne ultimata nel 1700.
Impostazioni
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Informazioni
059/421204
Modena
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Categorizzazione
ARTE E CULTURA
Layout
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Vergine e di S. Carlo che ne guidavano le attivit\u00e0 aprirono, accanto al palazzo, un oratorio: ne possiamo immaginare le forme nell\u2019attuale navata sinistra della chiesa. ", "type": "unstyled", "depth": 0, "inlineStyleRanges": [], "entityRanges": [], "data": {}}], "entityMap": {}}}, "e7d3b570-01a7-4375-952d-1b658ea03f13": {"@type": "text", "text": {"blocks": [{"key": "2ujb5", "text": "La chiesa attuale, di forme barocche, fu disegnata dall\u2019architetto ducale Bartolomeo Avanzini sulla falsariga della chiesa di San Carlo ai Catinari a Roma ma n\u00e9 Avanzini n\u00e9 il suo successore nella fabbrica, l\u2019architetto e scenografo Gaspare Vigarani, riuscirono a vederla. Il cantiere fu ereditato da un capomastro lombardo, Giovan Pietro Piazza, e la prima pietra posata nel 1661; la chiesa fu aperta al culto nel 1676 anche se mancava ancora tutta la zona absidale, realizzata negli anni ottanta del Seicento. 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L\u2019alternarsi di zone d\u2019ombra, corrispondenti alle prime e terze cappelle laterali, e zone di luce, corrispondenti alle seconde cappelle o \u201caltari maggiori laterali\u201d, guida l\u2019occhio verso la zona absidale dove si dispiega una imponente decorazione in stucco, legno e tela, disegnata e messa in opera da Antonio Traeri detto il Cestellino negli ultimi anni del Seicento. Vi \u00e8 rappresentato il Trionfo della Fede; in una cornice circondata dal tripudio di figure e decorazioni trova posto l\u2019ampia tela che raffigura San Carlo che intercede presso la Madonna contro la peste, dipinta nel 1700 dal bolognese Marcantonio Franceschini. Questo dipinto fa da contrappunto all\u2019altra tela presente in controfacciata, rappresentante San Carlo fra gli appestati, opera di Sigismondo Caula, compiuta entro il 1675. 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Le pale d\u2019altare furono compiute dai pi\u00f9 celebri maestri della pittura modenese dei diversi secoli: troviamo l\u2019Assunzione della Vergine, di mano di Francesco Stringa (1670 ca), nel secondo altare a destra, accanto ad una pala del francese Olivier Dauphin, attivo anche a Sassuolo; il Settecento \u00e8 rappresentato da due dipinti di Francesco Vellani nel secondo e terzo altare a sinistra mentre all\u2019ottocentesco Adeodato Malatesta si deve lo Sposalizio mistico di santa Caterina, nel primo altare a sinistra. ", "type": "unstyled", "depth": 0, "inlineStyleRanges": [{"offset": 377, "length": 24, "style": "ITALIC"}, {"offset": 705, "length": 37, "style": "ITALIC"}], "entityRanges": [], "data": {}}], "entityMap": {}}}}
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